Tutto pronto il Giro del Belgio 2018, 88ª edizione di una delle corse più antiche della storia del ciclismo. La corsa, che si svilupperà dal 23 al 27 maggio, come di consueto in contemporanea al Giro d’Italia, è una delle più sentite in terra belga e si snoderà sia in suolo fiammingo che in quello francofono, per una cinque giorni di corse che si preannuncia molto incerta. La prima edizione risale addirittura al 1908, anche se da allora ha fatto fatica a trovare continuità, venendo ovviamente interrotta per i conflitti mondiali, ma saltando anche due rassegne negli anni ’80 e non venendo corsa del tutto per dieci anni, dal 1991 al 2001.
Ora però sembra aver trovato la sua dimensione, con un parterre sempre di buon livello, con in particolare i corridori di casa motivati a fare bene. Quest’anno al via ci saranno tre formazioni WorldTour, undici Professional, cinque Continental e una rappresentativa nazionale del Belgio. Il recordman di vittorie della corsa è Tony Martin, con un tris in successione tra il 2012 e 2014, mentre all’Italia non ha mai sorriso particolarmente, con l’ultimo successo azzurro in generale che risale addirittura al 1967 con Carmine Preziosi.
Albo d’Oro
2016 Dries Devenyns
2015 Greg Van Avermaet
2014 Tony Martin
2013 Tony Martin
2012 Tony Martin
2011 Philippe Gilbert
2010 Stijn Devolder
2009 Lars Boom
2008 Stijn Devolder
Percorso Giro del Belgio 2018
Anche quest’anno per potersi aggiudicare la corsa bisognerà sapersi disimpegnare un po’ su tutti i terreni. Tanto spazio per i velocisti, che avranno tre occasioni su cinque per lasciare il segno, ma a decidere il Giro del Belgio 2018 saranno verosimilmente la cronometro e la tappa delle côtes. Si parte con la Buggenhout-Buggenhout di 179 chilometri, che si snoderà interamente intorno alla cittadina fiamminga, con i velocisti che si giocheranno la prima maglia rossa di leader. Sprinters che saranno protagonisti anche il giorno dopo, nei 164 chilometri da Lochristi a Knokke-Heist, mentre nella terza tappa la cronometro di 10,6 chilometri di Bornem darà una prima indicazione su chi potrà vincere questo Giro del Belgio. Sarà una prova contro il tempo comunque breve, che non creerà distacchi elevati, ma chi riuscirà a guadagnare qualche secondo potrà poi correre sulla difensiva nella decisiva frazione seguente.
La quarta tappa, infatti, la Wanze-Wanze di 157 chilometri, con un circuito da ripetere due volte che si svilupperà su tante strade toccate dalla Freccia Vallone, presenterà ben dodici côtes, con le ultime, decisive, tre asperità che saranno il Muro di Huy, la Côte d’Ereffe e la Côte Chemin du Comte, che verrà superata a dieci chilometri dal traguardo. Quest’ultima presenterà inoltre il “chilometro d’oro”, con tre sprint intermedi e abbuoni annessi nel giro di un solo chilometro, che potrebbero scatenare un ulteriore bagarre tra i pretendenti alla classifica generale. L’ultima frazione, invece, da Langen a Tongeren di 158 chilometri, sarà poco più che un passerella, con i velocisti che avranno l’ultima chance di portarsi a casa una tappa.
- 23/5: Buggenhout – Buggenhout (179 km)
- 24/5: Lochristi – Knokke-Heist (162 km)
- 25/5: Bornem – Bornem (10,6 km – Crono)
- 26/5: Wanze – Wanze (151,5 km)
- 27/5: Landen – Tongres (158 km)
Favoriti Giro del Belgio 2018
Difficile individuare un vero e proprio favorito vista l’incertezza del percorso, che potrebbe adattarsi a diverse tipologie di corridori. Il vincitore uscente, Jens Keukeleire (Lotto Soudal), avrà sicuramente l’opportunità di provare a bissare quanto ottenuto lo scorso anno, ma all’interno della sua squadra avranno velleità di vittoria anche André Greipel nelle volate e Jelle Vanendert nella tappa delle côtes. Avere più frecce al proprio arco potrebbe comunque essere un vantaggio per il team belga, che avrà come unico obiettivo quello di portare a casa un altro primo posto dopo quello del 2017. L’avversario più accreditato sembra essere Simon Spilak (Katusha-Alpecin), specialista delle breve corse a tappe, che avrà un terreno a lui adatto per provare a portare a casa un buon risultato. Insieme a lui, nella squadra russa, attenzione anche al portoghese Tiago Machado.
Ci sono poi molti corridori veloci, che proveranno a buttarsi in volata, e magari poi, grazie agli abbuoni, provare a centrare un buon piazzamento anche in classifica generale. Tra questi Magnus Cort Nielsen (Astana), Christophe Laporte (Cofidis), Timothy Dupont (Wanty-Groupe Gobert), Bryan Coquard e Kris Boeckmans (Vital Concept). Sembrano invece destinati a concentrarsi esclusivamente sugli sprint, oltre al già citato Greipel, corridori come Wouter Wippert (Rompoot-Nedrlandse Loterij), Kenny Dehaes (WB Aqua Protect Veranclassic) e Andrew Fenn (Aqua Blue Sport). Per la tappa vallonata da tener d’occhio anche Laurens De Vreese (Astana), il due volte vincitore della corsa Stijn Devolder (VérandasWillems-Crelan), il vincitore della 4 Giorni di Dunkerque, Dimitri Clayes (Cofidis) e Rob Ruijgh (Tarteletto-Isorex).
Per l’Italia qualche chances in volata con Riccardo Minali (Astana) e il duo della Bardiani-CSF con Marco Maronese e Michael Bresciani. Nella tappa delle côtes, invece, potrebbero far bene Oscar Gatto (Astana), il mai domo Davide Rebellin (Sovac-Natura4Ever), Vincenzo Albanese e Luca Wackermann (Bardiani-CSF).
Altimetrie Giro del Belgio 2018